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Lunedì 3 giugno alle 17.00 i seminatori di urbanità vanno da Pisapia

22mila_firme

Dal sito dei seminatori di urbanità

Ieri abbiamo consegnato alla provincia di Milano 22.000 firme per chiedere di non costruire sull’area verde che dal parco del pini arriva a via Bovisasca. Lunedì 3 giugno alle 17.00 chiederemo udienza al sindaco Pisapia.
Abbiamo raccolto le firme grazie alla petizione on line e per più della metà, a mano parlando con i cittadini.
Eravamo in cento ieri: cittadini e cittadine, studenti, professori e mamme dell’Istituto Pareto, operatori psichiatrici, utenti del dipartimento di salute mentale dell’ospedale Niguarda, paesaggisti e agronomi. Ci siamo presentati in audizione alla commissione territorio della Provincia di Milano per chiedere di fermare la cementificazione e salvare il parco dell’ex-Pini e l’area verde Oltre il Pioppeto.

La Provincia di Milano conferma l’intenzione di vendere l’area per farla edificare. Si insiste nell’idea di costruire sugli orti comunitari, sul frutteto sperimentale dell’Istituto Pareto e sui 10 ettari di bosco che gli abitanti del quartiere chiamano storicamente “parco oltre il pioppeto”.
Per quanto Franco De Angelis, assessore alla Pianificazione del territorio delle Provincia di Milano,  continui a ripetere a voce che “l’esistente non verrà toccato”, materialmente e concretamente gli ettari che potrebbero essere venduti e cementificati confermano un Piano casa che distruggerà l’area verde sia per costruire i nuovi complessi residenziali, sia per le vie di accesso ai nuovi edifici.

Per risarcire i cittadini della distruzione dell’area verde la provincia promette di costruire un nuovo parco. Non ci interessano promesse di nuovi parchi se queste servono per giustificare l’ennesimo consumo di suolo.
Il suolo su cui si vuole costruire è una terra ricca, fertile, mai edificata.
La città di Milano è piena di case invendute, alloggi sfitti, luoghi e costruzioni abbandonate che potrebbero essere utilizzate come risorse per rispondere al bisogno di casa.
Non è un progetto sociale un intervento di costruzione per la vendita che distrugge una realtà viva e attiva come quella che si muove intorno all’area dell’ex-Pini e non risponde ai bisogni degli abitanti.
Nella zona nove ci sono numerose case invendute e sfitte. La domanda di case sociali non si affrotna costruendo.
Il bisogno di fare cassa della Provincia si è già espresso nella nostra zona. poco tempo fa in via Assietta, nei pressi dell’area che si vuole costruire, degli alloggi di proprietà della provincia sono state messe in vendita attraverso un bando con il risultato di cacciare via le persone che lì abitavano da lunghi anni ma che non potevano permettersi di comprare la casa. Chi ha bisogno di una casa sociale non chiede di acquistare e non può permettersi un mutuo.

La logica del mattone deve finire! Basta speculazioni insensate che cementificano la citta e distruggono le sue risorse.

L’area dell’ex-Pini e del Parco Oltre il Pioppeto è una fondamentale risorsa ecologica. Grazie all’intervento di Francesca Neonato, paesaggista e agronoma abbiamo raccontato alla Provincia di Milano quanto l’area verde che rischia di essere distrutta è una risorsa ambientale ma anche economica in grado di assorbire quantità importanti di CO2 e di favorire il benessere delle persone. Un benessere che si può misurare.

Durante l’ultimo anno abbiamo dato vita al gruppo dei seminatori di urbanità e abbiamo coinvolto i cittadini della zona e dell’intera città in una mobilitazione in difesa del parco. Insieme abbiamo dato un nuovo nome all’area verde che è diventata per noi il parco POP, parco del pini oltre il Pioppeto, un parco partecipato che esiste già e che vogliamo difendere.
Abbiamo consegnato ai consiglieri e ai giornalisti presenti tutta la documentazione che in questo periodo abbiamo raccolto ed elaborato compresa la nostra richiesta di variante al pgt, presentata in dicembre 2012,la mappatura del pioppeto, del frutteto sperimentale e degli orti comunitari e i materiali che documentano le nostre ultime iniziative.
L’audizione è stata definita da tutti i consiglieri intervenuti, sia di maggioranza sia di opposizione, ricca di contenuti e priva di retorica.
Nonostante questo l’assessore De Angelis ha tenuto a ribadire che tutto potrà essere preso in considerazione tranne l’opzione di rinunciare al cemento!

Non è questo l’ascolto che meritiamo!

Vi invitiamo per questo a partecipare al prossimo appuntamento che si terrà lunedì 3 giugno alle ore 17,00 in Consiglio Comunale.
Chiederemo udienza al sindaco Giuliano Pisapia e al vice-sindaco e assessore all’urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, per consegnare anche a loro le firme che abbiamo raccolte e chiedere un confronto con l’Amministrazione Comunale.
Vi aspettiamo tutti dunque lunedì 3 giugno alle ore 17.00 sotto il consiglio comunale in piazza della Scala 2.

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