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FAQ

Che cos’è un giardino (o un orto) comunitario?
Un giardino (o orto) comunitario è un’esperienza di coltivazione nella quale il gruppo dei partecipanti condivide in modo inclusivo, orizzontale e paritario le decisioni e le attività per la cura e la gestione dell’area del giardino.  I giardini e gli orti comunitari possono avere caratteristiche differenti;  ad esempio possono riservare alcune parcelle affidate alle cure di singole persone  e/o famiglie, ma presentano sempre momenti di apertura al pubblico e un’area di coltivazione che viene curata collettivamente.

Come faccio a dar vita a una nuova esperienza di community garden?
Consulta la nostra guida pratica

Come posso entrare a far parte della rete delle libere rape metropolitane?
Mettiti in contatto con noi. Scrivici e partecipa a uno degli incontri. Per diventare Libere Rape è sufficiente: promuovere le esperienze e attività degli orti e dei giardini comunitari, partecipare e riconoscere come queste pratiche siano dei laboratori di condivisione utili a sperimentare nuove relazioni sociali.

Cosa significa il fatto che le rape sono una rete e non un collettivo?
La rete è uno spazio di incontro plurale, aperto, flessibile che raccoglie esperienze anche molto diverse tra loro. Coloro che partecipano divengono nodi della rete ma non assumono un’identità di collettivo.  Questo significa che chi partecipa anima le discussioni, condivide e riconosce un insieme di assunti di base e di contenuti ma non è necessario che sottoscriva e assuma in prima persona tutte le iniziative. E’ possibile quindi che ad alcune attività e/o campagne partecipino solo alcuni nodi della rete, a seconda delle specifiche affinità.

Questo vuol dire che l’esperienza di rete non è un’esperienza politica?
No, il contenuto politico non si misura dalla forma organizzativa.  E’ possibile esprimere contenuti politici anche come rete. Esiste un nucleo centrale di contenuti che tutti i nodi riconoscono e una continua discussione per il loro aggiornamento e la loro argomentazione. Tale  legame non esclude comunque  la possibilità di sviluppare percorsi differenziati, specie in riferimento alla scelta tra iniziative e pratiche d’azione.

Cos’è il  Critical Gardening?
Le iniziative di Critical Gardening raccolgono un insieme composito di interventi spontanei e poco formalizzati che riguardano la riqualificazione e la messa a coltura di porzioni circoscritte di terreno pubblico generalmente abbandonato o localizzato in aree marginali e di risulta.
Le azioni di cura del verde sono formalmente illegali, in quanto sprovviste di autorizzazione e potrebbero essere multate facendo riferimento ai regolamenti sull’uso del verde pubblico.
Idealmente le pratiche di Critical Gardening denunciano la crescente commercializzazione dello spazio comune urbano e l’abbandono delle aree pubbliche, specie se marginali o problematiche, da parte delle isituzioni.
In quanto forma di azione diretta, il Critical Gardening solleva la richiesta di una maggiore partecipazione nella gestione degli spazi pubblici urbani in grado di accogliere anche contribuiti temporanei, spontanei e autorganizzati.
Le pratiche di Critical Gardening portano con sé un elevato contenuto simbolico e implicano, in molti casi, aspetti rivendicativi e conflittuali. Esse tuttavia si posizionano all’interno della tensione tra un agire rivendicativo che esprime richieste di riappropriazione dello spazio urbano e pratiche di mobilitazione non violente, delicate,legate all’idea del prendersi cura.